venerdì 13 marzo 2009

“La Memoria è viva. La storia non si cancella” il 14 Marzo a Villafranca in Lunigiana

I comitati ANPI di Massa Carrara, La Spezia, Lunigiana e Versilia, il Comitato manifestazione contro d.d.l. 1360, Archivi della Resistenza - Circolo Edoardo Bassignani, Arci Carrara-Lunigiana, Associazione Tina Modotti e il Comitato Sentieri della Resistenza hanno organizzato una manifestazione antifascista “La Memoria è viva. La storia non si cancella”, che si terrà a Villafranca in Lunigiana sabato 14 Marzo.

Questa manifestazione nasce dall’esigenza di far sentire la nostra voce sul territorio della Lunigiana contro la proposta di legge n. 1360 che attraverso l’ennesimo atto revisionista vuole proporre l’equiparazione tra partigiani e repubblichini. Il primo firmatario di questa ignobile legge è l’ On. Lucio Barani, nonché Sindaco di Villafranca in Lunigiana. E stupisce il fatto che a farsi portavoce sia proprio un esponente politico proveniente da un territorio simbolo della resistenza italiana, sia per l’alto numero dei giovani che vi parteciparono con il saldo sostegno della popolazione, sia per le numerose vittime civili. Basterà ricordare la tragica scia di sangue dell’estate del 1944 con le stragi dei civili inermi (le Fosse del Frigido, Sant’Anna di Stazzema, Bardine di San Terenzo, Vinca, Bergiola Foscalina) rispetto alla quali si è ormai accertata la responsabilità indiretta, quando non la collaborazione attiva, di esponenti fascisti, di quegli stessi «bravi ragazzi» che oggi – come non accade in nessuno stato europeo – si vorrebbero glorificare.



Che cosa propone il d.d.l. 1360?

Con tale disegno di legge, la maggioranza parlamentare pretende di equiparare partigiani, militari e deportati ai repubblichini di Salò conferendo a loro un istituendo “Ordine del Tricolore”. La relazione che accompagna il disegno di legge sostiene a chiare lettere la «pari dignità di una partecipazione al conflitto di molti combattenti, giovani e meno giovani, cresciuti nella temperie culturale guerriera e imperiale del ventennio, che ritennero onorevole la scelta a difesa del regime ferito e languente». Analoga operazione fu già tentata dalla destra nelle precedenti legislature, ma venne respinta, grazie anche ad una raccolta di firme indetta dall’ANPI. Ora si tenta un gravissimo colpo di mano, volendo far passare sotto un “innocuo” riconoscimento pensionistico (che strano! proprio in un’epoca di malaugurata riduzione del Welfare!) l’idea di un’equidistanza tra chi ha combattuto per liberare il nostro paese dal giogo nazifascista e i fascisti stessi. Infatti il documento prosegue inequivocabilmente: «Solo partendo da considerazioni contingenti e realistiche è finalmente possibile quella rimozione collettiva della memoria ingrata di uno scontro che fu militare e ideale, oramai lontano, eredità amara di un passato doloroso, consegnato per sempre alla storia patria». In poche parole si vorrebbe avanzare, attraverso la Proposta di legge 1360, una sostanziale parificazione tra i partigiani che hanno combattuto per la libertà a fianco del popolo italiano e i fascisti prezzolati della Repubblica di Salò, che invece combatterono alleati all’orrore nazista e furono i responsabili delle tante stragi che hanno colpito il nostro territorio. Contro tutto questo l’ANPI e i giovani antifascisti intendono opporsi.

Per saperne di più sul d.d.l. 1360 e sulle iniziative di contrasto messe in campo dalle varie sezioni ANPI, vai sul sito dell’ANPI nazionale



Il programma della manifestazione

Alle ore 9.00, concentramento presso la Piazza della Stazione di Villafranca in Lunigiana; da qui partirà un corteo che arriverà in Piazza Negrari dove si svolgerà l’incontro-dibattito presieduto dalla partigiana Laura Seghettini (ANPI Pontremoli). Interverranno Raimondo Ricci (ANPI Nazionale); Lidia Menapace (Rifondazione Comunista); Andrea Orlando (Partito Democratico); Fabio Evangelisti (Italia dei Valori). In caso di pioggia l’incontro-dibattito si svolgerà presso il Cinema Teatro Città di Villafranca. Al termine del dibattito i partecipanti si dirigeranno verso la Selva di Filetto dove è previsto un ritrovo e dove si potrà pranzare al sacco.

Alle ore 15.00 partirà la Camminata Resistente per arrivare nel Borgo di Mocrone dove nel dicembre 2008 il sindaco Lucio Barani ha inaugurato, all'insaputa dei paesani, una targa dedicata a Benito Mussolini. Alle 16.00 nella Piazza A. Banedicenti ci sarà l’intervento teatrale “O da una parte o dall’altra” a cura di Blanca Teatro e un momento musicale curato da Apuamater Cyberfolk e Mattia Ringozzi.



Partecipazione e adesioni

Confidiamo in una vostra ampia partecipazione (anche sotto forma di adesione), perché dobbiamo dimostrare che l’antifascismo e i valori su cui si basa la nostra Costituzione rimangono ancora la bussola del nostro vivere civile, un irrinunciabile patrimonio morale e politico che i sinceri democratici non sono disposti a mettere in soffitta, né adesso né mai. Sabato 14 marzo, vogliamo dare un forte segnale alla maggioranza che ci governa ma anche a chi è ormai assuefatto ai continui attacchi alla legalità costituzionale e ad uno smantellamento lento e inesorabile di quei principi che sembravano fino a poco tempo fa inviolabili (lavoro, diritto alla salute, laicità, in una parola: la democrazia). Sarà un segnale chiaro e inequivocabile: in questa battaglia, i giovani antifascisti non lasceranno solo i partigiani e le partigiane; scendere in piazza servirà quindi a manifestare tutto il nostro dissenso contro una legge che offende la memoria dei combattenti per la libertà e dei tanti civili uccisi dall’orrore nazifascista. Ma servirà anche a ribadire, ancora una volta, che la difesa di quel patrimonio di memorie non è semplicemente una questione da dibattito storiografico o il doveroso omaggio alla generazione di chi ha combattuto nella Resistenza; a ben vedere è un qualcosa che non riguarda tanto il passato ma investe il senso più profondo del nostro avvenire, quella speranza, non ancora sopita, di una società più giusta. Noi non vogliamo dimenticare la storia ma non vogliamo nemmeno “smemorarci del futuro”, ovvero la possibilità di continuare a pensare ad un mondo diverso e migliore di quello in cui viviamo. Questa è la più grande eredità che i partigiani ci lasceranno e noi la scaglieremo contro il futuro perché la Memoria è viva e la storia non si cancella!





Hanno aderito: FIAP (Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane), APC (Ass. Partigiani Cattolici); ASS: Mutilati e Invalidi di guerra; Comitato delle Vittime di San Terenzo e Vinca; Ass. Vittime e Caduti in guerra; Ass. Vittime e Caduti Civili



Per adesioni e informazioni, scrivete a info@archividellaresistenza.it oppure a anpivillafrancalunig@libero.it . Per ulteriori informazioni e l’elenco aggiornato delle adesioni vai su www.archividellaresistenza.it

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