venerdì 25 luglio 2008



12° Festival Nazionale di Teatro Amatoriale Premio “Stella d’Oro”
4° Premio Giancarlo Pancaldi
Allerona (TR) 26/7 – 9/8/2008

Calendario delle rappresentazioni

Sabato 26 luglio
Compagnia dei Teatranti di Bisceglie (BA)
in "Il mistero dell’assassino misterioso" di Lillo & Greg regia di Enzo Matichecchia

Domenica 27 luglio (fuori concorso)
Teatro di Carta di VITERBO
in “Il bell’indifferente” di Jean Cocteau regia di Arcangelo Corinti
con Laura Leo e Luigi Gentile

Lunedì 28 luglio
Compagnia La Barcaccia di Jesi (AN)
in “Classe di ferro" di Aldo Nicolaj regia di Dario Niccolini
replica ad Acquapendente (VT) martedì 29 luglio

Mercoledì 30 luglio
G.A.D. Città di Pistoia di PISTOIA
in "L’opera da tre soldi" di Bertold Brecht regia di Franco Checchi

Venerdì 1 agosto
Premio “Stella d’Argento” dedicato ai monologhi
Piero Piccioni di MACERATA con “Souvenir” di Valentina Capecci
Maria Eugenia Bellagamba di Jesi (AN) con “Betty Lemon” di Arnold Wesker
Giacomo D’Alia di ROMA con “Ipermarket” di Giacomo D’Alia
monologo vincitore del Premio UNICOOP Tirreno per autori di monologhi

Sabato 2 agosto
EtaBeta Teatro di PORDENONE
in "Money, la felicità non fa i soldi" di Fabio Comana regia di Fabio Comana

Domenica 3 agosto
Compagnia Filarmonico Drammatica di MACERATA
in "Lo zoo di vetro" di Tennesse Williams regia di Andrea Caldarelli
replica ad Acquapendente (VT) lunedì 4 agosto

Martedì 5 agosto
Compagnia Né arte né parte di Arcidosso (GR)
in "La dame de chez Maxime" di Georges Feydeau regia di Mario Malinverno

Giovedì 7 agosto
Compagnia Luci della Ribalta di BOLZANO
in "Cose dell’altro mondo" di Jean Noel Fenwick regia di Alessandro Di Spazio

Sabato 9 agosto
“Fable, atto unico di magia”
con Claudio Gallo
Premiazione con assegnazione delle Stelle d’Oro 2008

Ingresso € 7,00 Ridotto € 5,00
Abbonamento € 40,00 Ridotto € 30,00
Riduzione per ragazzi da 15 a 18 anni, soci Pro Loco e soci COOP

Sabato 26 luglio
Compagnia dei Teatranti di Bisceglie (BA)
in "Il mistero dell’assassino misterioso" di Lillo & Greg
regia di Enzo Matichecchia


con:
Detective Mallory Enzo Matichecchia
Greta Grunzenzmeyer Grazia Mastrapasqua
Margaret Wortthington Mariangela Papagni
Ashton Piboty Ivano Tatoli
Tecnico audio Mario Ferrante
Harry Worthington/ Oscar Murrey Giuliano Taccone
Contessa Worthington Daniela Rubini


La compagnia: nasce nel settembre 2005 per volontà di un gruppo di amici con esperienze teatrali alle spalle. Vanta già al suo attivo la messa in scena di tre opere: “Sorelle zitelle, spose novelle” di anonimo (2005), “Non aprire quell’armadio” di Corrado Petrucco (2007) e “Il mistero dell’assassino misterioso” di Lillo & Greg (2008). Nel 2006 ha organizzato un corso di recitazione e la 1^ Rassegna di Teatro Amatoriale “Scene in… Comune”. Ha partecipato a numerosi concorsi in Puglia e Campania e al Terzo Forum Creativo per gruppi indipendenti di Alessandria d’Egitto ottenendo significativi riconoscimenti.

L’opera: E’ in scena un giallo. Un giallo dai toni brillanti, di chiara matrice anglosassone. Il detective Mallory ha riunito nel salone principale del castello i sospetti assassini della Contessa Worthington. Ma dopo soli cinque minuti iniziano i problemi. Si cerca di tranquillizzare la platea, si chiede un po’ di pazienza. Quando sembra non esserci altra soluzione se non concedere al pubblico di tornare o di farsi rimborsare il biglietto, qualcuno si offre di interpretare il ruolo lasciato vacante. Malgrado le resistenze del regista-autore lo spettacolo prosegue con il nuovo acquisto e da questo momento rovina miseramente fino all’annichilente epilogo. Le difficoltà crescenti dell’improvvisato attore, la sua cialtroneria, la sua arroganza minano esponenzialmente la trama del giallo peraltro esile, scatenando via via gli egoismi e le meschinità degli attori disposti a tutto pur di prendersi un applauso in più e non affondare con la nave.
Gli autori: Lillo & Greg, nomi d'arte di Pasquale Petrolo e Claudio Gregari, si conoscono alla casa editrice ACME di Roma dove lavorano come autori di fumetti comici. Il fortunato sodalizio, da allora, ha raccolto riconoscimenti e consensi in tutti i campi dove ha spaziato: cinema, teatro, musica, radio e TV, innumerevoli sono infatti le partecipazioni a trasmissioni radiofoniche e televisive quali “Le iene”, “L’ottavo nano” o “610 (sei uno zero). Interessante anche la loro produzione teatrale, nel 2003 scrivono e mettono in scena “Il Mistero dell’assassino misterioso” rappresentata con successo per tre anni consecutivi in tutta Italia e proposta anche su RAI 2, del 2004 è “Work in regress”, nel 2005 è la volta di “The Blues Brothers – Il plagio”, mentre “La baita degli spettri” del 2006 viene ancora oggi portata in giro con notevole successo in tutta Italia. Quest’anno con i loro sketches comici hanno inaugurato il Teatro Brancaccino di Roma.

Domenica 27 luglio (fuori concorso)
Teatro di Carta di VITERBO
in “Il bell’indifferente” di Jean Cocteau regia di Arcangelo Corinti
con Laura Leo e Luigi Gentile

Nel 1940 Jean Cocteau scriveva per Edith Piaf Le Bel Indifferent, un monologo in cui l’autore riprende e approfondisce i temi dell’incomunicabilità della coppia e della solitudine, già affrontati nella celebre piéce per attrice e telefono La Voix Humaine. Nel monologo si affronta il problema dell’incomunicabilità di una coppia il cui rapporto è, ormai, arrivato al capolinea e dove la figura femminile è, di fatto, l’unica che riesca a verbalizzare le difficoltà che i due stanno affrontando. A differenza della Voix Humaine, in cui l’attrice è completamente sola sulla scena, ne Le Bel Indifferent il pubblico è posto di fronte alla raggelante presenza del compagno della protagonista, un personaggio completamente muto su cui si riversa il fiume di parole di una donna impegnata in un disperato tentativo di comunicare. Nel libero adattamento che proponiamo, curato da Elda Martinelli e Alfonso Antoniozzi, si è voluto dare spazio alle possibilità comunicative insite nella musica, soprattutto avendo la possibilità di approfittare delle doti musicali e canore dei due artisti che portano in scena questo testo: Laura Leo e Luigi Gentile. Il Bell’Indifferente è diventato dunque, in quest’occasione, non solo un omaggio ad una delle figure femminili più importanti della storia della musica del dopoguerra ma anche l’opportunità per regalare ad un’artista completa come Laura Leo un palcoscenico in cui possa dimostrare, oltre alla verve comica ben nota al pubblico televisivo, le sue intense capacità di attrice drammatica unite alla sua versatilità musicale. La regia e il progetto scenografico dello spettacolo sono affidati all’esperienza e alla fantasia di Arcangelo Corinti, figura storica del teatro viterbese.


Lunedì 28 luglio
Compagnia La Barcaccia di Jesi (AN)
in “Classe di ferro" di Aldo Nicolaj
regia di Dario Piccolini
replica ad Acquapendente (VT) martedì 29 luglio


con:
Bocca Libero Dante Ricci
Lapaglia Luigi Claudio Belfiori
Ambra Mugia Bellagamba

La compagnia: fondata nel 1973 è stata poi inglobata nell’Associazione Culturale Res Humanae nel 1982. nel corso degli anni ha realizzato numerosi lavori di vari autori fra cui Shakespeare, Moliere, Goldoni, Cecov, Pirandello fino ai contemporanei Wesker, Pinter, Niccolaj, Ottoni, Campanile. Ha messo in scena alcune prime nazionali quali “Salomè” di Oscar Wilde, “A Pechino fa la neve” di Tonino Guerra e “El legnador” di Pablo Neruda. Numerose le partecipazioni ed i riconoscimenti in festival e rassegne nazionali. Con “Classe di ferro” nel 2007 ha vinto la Rassegna Nazionale di Ponte nelle Alpi ed è stata finalista al Premio Vigata di Porto Empedocle.
L’opera: Scritta nel 1974 ebbe un immenso successo. Narra la storia di due vecchi trascurati dalla loro famiglia che s’incontrano al parco e diventano amici. Ma quando uno dei due deve essere rinchiuso in un ospizio, scatta la rivolta e decidono di fuggire con i loro risparmi, anche se il loro sogno non si realizzerà. Classe di ferro, sicuramente la commedia più conosciuta di Nicolaj, fu rappresentata per la prima volta al teatro Pstzinahy di Budapest il 20 ottobre del 1974. Il debutto italiano avverrà solo quattro anni più tardi, al Teatro Flaiano a Roma. Ripresa varie volte e sempre con successo negli anni successivi (si ricorda l’acclamata versione del 1987 con Ciccio Ingrassia e Gianni Santuccio, per la regia di Marco Lucchesi, vede, nella sua versione più recente Piero Mozzarella, Paolo Ferrari e Isa Barsizza adorabili protagonisti.
L’autore: Aldo Nicolaj è stato un caposaldo del teatro italiano ed è considerato, per la varietà e la vastità della sua produzione teatrale, uno degli autori di maggior interesse nel panorama drammaturgico nazionale ed europeo del secondo novecento. Poco compreso e rappresentato in Italia è apprezzatissimo all’estero, soprattutto nei Paesi dell’ Est, tanto che nel 1997 ha ricevuto il premio S.I.A.E. come l’autore più rappresentato all’ estero. Estroso, non classificabile, lontano da clichés, propone un teatro vitalissimo, ricco di invenzioni personali, senza alcuna ombra moralistica. Si accostò al teatro da bambino e, scoperta la sua “vocazione”, giurò a se stesso che avrebbe dedicato tutta la sua vita al teatro. La promessa viene mantenuta: ha scritto più di quaranta commedie – alcune rimaste inedite – , una cinquantina di monologhi e tre riduzioni teatrali. Scrittore di vivace mordente critico, originale e coraggiosamente anticonformista per il tempo, fu controllato assiduamente dalla censura che ne condizionò non poco le notevoli capacità creative.

Mercoledì 30 luglio
G.A.D. Città di Pistoia di PISTOIA
in "L’opera da tre soldi" di Bertold Brecht
regia di Franco Checchi

con:
Gionata Geremia Peachum Paolo Nesi
Celia Peachum, sua moglie Carmen Di Bello
Polly Peachum, sua figlia Alice Cangemi
Tiger Brown, Capo della polizia Elvio Norcia
Lucy, sua figlia Martina Lazzeri
Macheat, Macie Messer Franco Checchi
Jenny delle Spelonche Daniela Dolce
Filch, mendicante Giacomo Del Bino
Smith, carceriere Marco Fondi

La compagnia: L'Associazione G.A.D., Gruppo d'Arte Drammatica "Città di Pistoia", ha come scopo della sua attività la pratica, la diffusione e la promozione della cultura e dell'arte teatrale. E’ un gruppo teatrale amatoriale composto da più di quaranta persone ed associato alla U.I.L.T. Viene fondato nel 1970 da Fabrizio Rafanelli, che riunisce in questa formazione vecchi appassionati di teatro che già avevano fatto parte del G.A.D. o di altre filodrammatiche negli anni '50 e nuovi elementi interessati al teatro. Nell'arco di pochi anni sotto la guida esperta e attenta di quel vero maestro che è stato il "dottore", il gruppo si fa conoscere ed apprezzare in provincia e fuori con produzioni di tutto rilievo, sempre improntate alla ricerca dell'accrescimento umano, culturale e artistico degli attori e del pubblico più eterogeneo. Negli anni '80 Rafanelli, pur mantenendo la direzione artistica del G.A.D., passa la mano per la regia a Franco Checchi che ne ha continuato l'opera con spettacoli di sicura qualità che hanno partecipato alle maggiori rassegne nazionali sempre con ottimi risultati. Sono oltre 40 le produzioni, tutte di altissimo livello artistico come testimoniano le 26 partecipazioni al Festival di Pesaro, le 5 al Festival Maschera d'Oro di Vicenza e le altre ai maggiori festival o rassegne

L’opera: Rari i casi della storia dove l’opera d’arte esibisce il vanto di una duplice paternità, indispensabile e complementare al capolavoro Bertolt Brecht e Kurt Weill rappresentano il binomio indissolubile e creatore de “L’opera da tre soldi”. Narra le vicende del ricco commerciante Gionata Geremia Peachum e del bandito Macheath, detto Mckie Messer, spregiudicato antieroe. Ambientata a Londra in un mondo alla rovescia, tutto teso al tornaconto personale, la cui aspirazione massima è uno status borghese di perfetta onorabilità. Fu messa in scena la prima volta a Berlino il 13 ottobre 1928. Il lavoro di Brecht-Weill riceve un’accoglienza trionfale: in cinque anni si rappresenta ben diecimila volte in Europa e viene tradotto in diciotto lingue (Brecht si preoccupò sempre che i suoi drammi fossero recitati nelle varie lingue affinché se ne assicurasse la comprensione). Nel ‘31 il regista austriaco Georg Pabst lo adatta agli schermi cinematografici e nel ‘33 l’opera arriva sui palcoscenici di Broadway. Per non parlare della fortuna dei brani musicali: la Ballata di Mackie Messer, per esempio, diventa uno dei maggiori successi di Louis Armstrong e di Ella Fitzgerald.
L’autore: nato ad Augusta nel 1898, pubblica le prime composizioni liriche e narrative negli anni della scuola superiore, rivelando fin dagli esordi una spiccata attrazione per le forme poetiche tradizionalmente legate alla musica, ma solo dopo che Tamburi nella notte, gli ha valso l’assegnazione di un premio, decide di dedicarsi interamente all’attività letteraria e teatrale. A contatto coi circoli d’avanguardia stringe nel 1927 l’amicizia, con Kurt Weill, da cui scaturisce la fortunata produzione degli anni 1927-1930 di cui L’opera da tre soldi (1928) è uno dei maggiori successi delle scene berlinesi nel dopoguerra. Considerato uno dei principali avversari del regime nazista, sarà costretto a fuggire: come Weill, approda negli Stati Uniti. In America lavora molto per il cinema, anche per Fritz Lang. Dal `47 è di nuovo in Europa, e si stabilisce definitivamente a Berlino Est dove si dedicherà solo al teatro. Fonda nel 1949 il “Berliner Ensemble”, che si impone negli anni `50 in Europa come il principale laboratorio di teatro contemporaneo. Muore a Berlino il 14 agosto 1956, sei mesi dopo aver assistito alla rappresentazione de L’opera da tre soldi messa in scena da Giorgio Strehler al Piccolo Teatro di Milano.


Venerdì 1° Agosto
Premio “Stella d’Argento” dedicato ai monologhi

Piero Piccioni di MACERATA
in ”Souvenir” di Valentina Capecci
regia di Andrea Caldarelli
Piero Piccioni: maceratese, debutta negli anni del liceo con il Teatro A, gruppo d’avanguardia diretto da Allì Caracciolo. Poi, con varie compagnie amatoriali marchigiane, interpreta ruoli principali in Splendore e morte di Joaquin Murieta (Pablo Neruda), Notte di guerra al museo del Prado (Rafael Alberti). Negli anni Ottanta è attore protagonista in L’abominevole uomo delle nevi (Livio Terra), Benedetto fra le donne (Ettore Petrolini), Cecè (Luigi Pirandello), Testimone d’accusa (Agatha Christie). Ha partecipato al film Basta, ci faccio un film (regia di Luciano Emmer). Oggi, come attore e regista, per meglio sperimentare nuovi linguaggi, preferisce mettere in scena opere inedite di autori del teatro italiano. Tra le più recenti, Souvenir (monologo di Valentina Capecci) e Voci di polvere (collage di testi di Massimo De Nardo).


Maria Eugenia Bellagamba di Jesi (AN)
in ”Betty Lemon” di Arnold Wesker
regia di Dario Niccolini
Maria Eugenia Bellagamba (Mugia): praticamente è sempre sulla scena, in oltre 50 anni di attività, Mugia ha attraversato tutti i generi teatrali: comico, drammatico, classico, d’ambiente, recital, ecc., risultando interprete d’eccezione in ogni circostanza. I numerosi riconoscimenti attribuitigli in Italia e all’estero ne sono la certa testimonianza. Durante il suo percorso artistico ha tenuto per molti anni nelle scuole medie, corsi di allestimento di spettacoli occupandosi di riduzione ed adattamento di testi, regia, scenografia e recitazione. Interprete vera e sempre presente, da vita ai personaggi più vari con assoluta credibilità e modernità. La sua grande capacità camaleontica la rende disponibile per ogni ruolo.

Giacomo D’Alia di ROMA
in ”Ipermarket” di Giacomo D’Alia
Giacomo D’Alia: Attore e autore di drammaturgia.Direttore responsabile della compagnia teatrale "Lunedi' chiuso" di Roma. Nel 2006 premio miglior attore non protagonista al Festival del teatro aggettante di Castrocaro Terme. Frequenta le scuole di drammaturgia di Marcello Isidori e Dacia Maraini. Autore di commedie, corti e monologhi, viene rappresentato a Roma al teatro Eliseo, al Teatro delle Muse e al Festival dell'Unita' di Imola. Collabora con i drammaturghi Giuseppe Manfridi, Spiro Sciamone e Dacia Maraini.


Sabato 2 agosto
EtaBeta Teatro di PORDENONE
in "Money, la felicità non fa i soldi" di Fabio Comana
regia di Fabio Comana
con:
Andrea Chiappori A
Daniele Chiarotto M

La compagnia: Associazione fondata nel 2003 da Andrea Chiappori e soci, con la volontà di ricercare una nuova dimensione del “comico” attraverso il cabaret, il clown e i testi comici e brillanti. Riunisce attori e collaboratori formatisi nelle realtà storiche del teatro pordenonese (… e non solo) di ultraventennale esperienza. Il progetto culturale di EtaBeta Teatro si riferisce a tale esperienza e nella convinzione che il “comico” sia potenzialmente un modo sempre giovane per avvicinare persone al teatro e che l’ironia sia sempre una chiave intelligente per trattare anche temi drammatici e scabrosi o comunque di un certo spessore. L’attività si rivolge in particolare al territorio del Comune, della provincia di Pordenone e della Regione Friuli V.G., ma include anche la distribuzione delle proprie produzioni in ambito nazionale. EtaBetaTeatro è socio fondatore di Teatri Uniti Pordenone e si riconosce attivamente nei progetti del “consorzio”.
L’opera: Due passanti alla fermata dell'autobus, immersi nel traffico intenso ed anonimo di una città come tante, all'improvviso si riconoscono come due vecchi compagni di scuola, che non si vedevano da 30 anni. Alla gioia dell'incontro si aggiunge l'amarezza del sintetico racconto delle loro vite, trascorse in parallelo per tanti anni ed arrivate alla medesima drammatica situazione: soli, disoccupati e senza prospettive per il futuro. Ma uno dei due ha un impulso di generosità ed offre ospitalità all'altro, rimasto senza dimora. Da questo semplice e banale presupposto prende il via uno spettacolo ricco di momenti esilaranti ma non privo di poesia. Nella comica rappresentazione dei goffi tentativi che i due amici faranno per trovare un pò di soldi e dare una svolta alle loro vite sfortunate riconosciamo la fatica spesso inutile di cercare un lavoro, l'illusione di facili guadagni alimentati ogni giorno dalla televisione, il sogno di realizzare se stessi con il successo e la popolarità. Parlando di soldi, sognando di fare i soldi, pensando a come fare i soldi il tempo trascorre nel piacere di stare insieme, con leggerezza e quel tanto di follia tipica dei clown: sicuramente non diventeranno ricchi ma non smetteranno mai di cercare un modo per essere felici.

L’autore: nasce il giorno di ognissanti nell’ormai lontano 1958, convinto di avere una missione da compiere nella vita. A quindici anni viene buttato sul palco del teatro dell’oratorio dove impara a cadere. A 18 anni voleva fare il cantautore, a 22 ha fatto l’attore in TV su Rai Uno grazie a Bruno Bozzetto, a 25 era deciso a diventare sceneggiatore di cinema, sempre grazie alla pietosa generosità di Bruno, a 28 è fuggito a Londra per fare teatro, sperando di non tornare più. A 29 è tornato per fondare una nuova compagnia teatrale a cui ha dato il nome di un medicinale (Erbamil), forse perché non si sentiva tanto bene. Dopo 25 anni di onesta carriera è considerato, soprattutto da se stesso, un artista emergente. Fra i tanti sogni nel cassetto ne conserva gelosamente uno: da grande vorrebbe fare il regista. Però senza diventare una persona seria.



Domenica 3 agosto
Compagnia Filarmonico Drammatica di MACERATA
in "Lo zoo di vetro" di Tennessee Williams
regia di Andrea Caldarelli
replica ad Acquapendente (VT) lunedì 4 agosto


con:
Tom Fabio Campetella
Amanda Rossella Calfon
Jim Roberto Gamberini
Laura Daniela Treggiari


La compagnia: dal 1985 spaziamo dal classico all'avanguardia passando per il vernacolo. Sul palco ci misuriamo con Aristofane o Max Frisch, scherziamo con Petrolini, riflettiamo con Pirandello, raccontiamo Stefano Benni e Tennesse Williams oppure sfidiamo William Shakespeare. Nel nostro teatro, capace di 400 posti, nasce l'energia che ci accompagna sui palcoscenici delle Marche, dell'Italia e dell'Europa.

L’opera: Saint Louis 1938. Tom racconta della sua famiglia, della madre Amanda perduta nei ricordi della sua giovinezza; di Laura, sorella infelice da rasentare la pazzia; dell’amico Jim, preso a prestito dal magazzino in cui lavora, per accontentare le assillanti richieste della madre per sistemare la sorella; del padre, perduto nei suoi sogni, fuggito dalla realtà familiare per non farvi più ritorno. Dramma ambientato nel sud degli Stati Uniti, al cui centro le figure di due donne represse, o fragili, o morbosamente affettive, incapaci di vincere i viluppi di un’educazione fondata sul pregiudizio e sul più sterile moralismo, si agitano ognuna nella propria speranza di vita. A sconvolgere la monotonia della famiglia ci pensa Jim, piombato nella casa come un ciclone che travolge tutto, lasciando le due donne nella disperazione della propria solitudine. I sogni perduti, le “fragili figurine di vetro” non sono altro che un’ossessione morbosa il cui assillo traspare da “casi” via via vissuti dall’autore all’insegna di un non meglio precisato “naturalismo psicologico” collocando in esso personaggi le cui anormalità sono vedute e rappresentate al di fuori di una prospettiva critica.

L’autore: nato a Columbus (Mississipi) nel 1911, muore a New York nel 1983. Negli anni '30 collabora con diversi gruppi di avanguardia e scrive numerosi atti unici. Il successo e la fama arrivano con “Zoo di vetro” (1945) e “Un tram che si chiama desiderio” (1947). In questi due drammi si forma la definitiva struttura ricorrente del teatro di Williams. I suoi lavori si basano sull'opposizione tra l'individuo e la società, con il ricorso a personaggi quasi archetipici: l'aristocratica decaduta, la fanciulla mite e vittima del maschio dominatore, il giovane sensibile e con aspirazioni artistiche, l'uomo intraprendente ed aggressivo. Successivamente Williams scrive opere altrettanto fortunate, spesso trasferite sullo schermo: “Estate e fumo” (1948), “La rosa tatuata” (1951), “La gatta sul tetto che scotta” (1954), “Improvvisamente l’estate scorsa” (1958), “La dolce ala della giovinezza” (1959) Per il cinema scrive nel 1956 Baby Doll. Negli anni successivi si assiste ad un lento declino dell'ispirazione, testimoniati dal ritorno alla forma breve dell'atto unico e dai frequenti rifacimenti. Da ricordare anche i racconti: “Un ospite indiscreto” (1968 e “Otto signore indemoniate” (1974) i romanzi: “La primavera romana della signora Stone” (1954), “Una donna chiamata Moise” (1975) in cui Williams discute onestamente della propria omosessualità, già proclamata.


Martedì 5 agosto
Compagnia Né arte né parte di Arcidosso (GR)
in "La dame de chez Maxime" di Georges Feydeau
regia di Mario Malinverno

con:
La Mome Crevette Filomena Tasso
Petypon Yuri Perfetti
Gabrielle, sua moglie Ilaria Bravi
Petit-Chou, sua suocera Silvia Meconcelli
Mongicourt Alessandro Bettazzi
Etienne, maggiordomo Marco Bindi
Generale Petypon du Grele Giovanni Cozzolino
Clementine, sua figlia Ambra R. Sartori
Francine, sua cameriera Giulia Contri
Francois, suo cameriere Maurizio Moranti
Tenente Corignon, lo sposo Simone Mancini
La Baronessa Corignon Sara Puppola
Duchessa di Ponant Chiara Pieri
Ernest, loro figlio Arnaud Clarebots
Charlotte, la sorella Eni Billa
Contessa di Vidauban Irene Malinverno
Janette, sua figlia Silvia Perfetti
Guy, suo figlio Giacomo Raffi

La compagnia: la Compagnia nasce nel 1993 come gruppo spontaneo di persone accomunate dalla passione per il teatro, nel 1995 mette in scena il primo lavoro e nel 1997 si costituisce come Compagnia Teatrale Né arte né parte. In questi dieci anni il gruppo è cresciuto facendosi conoscere ed apprezzare anche fuori dell’ambito locale. Vanta nel suo curriculum lavori dialettali, di maestri francesi come Feydeau, Bisson e Hennequin e di autori contemporanei come Dario Fo e Ken Ludwig. Da alcuni anni, con il patrocinio del Comune di Arcidosso, organizza la rassegna di teatro brillante “Autunno a teatro”. Nel 2005 all’interno della compagnia nasce un gruppo giovanile che ha già messo in scena “Si unisca a noi!” di Umberto Carra. Con “Il letto ovale” di Cooney & Chapman la compagnia ha vinto la 10^ edizione del Festival Nazionale di Teatro Spontaneo di Arezzo. Nel 2007 con “Un giardino di aranci fatti in casa” di Neil Simon ha partecipato alla fase finale del Premio Stella d’Oro.

L’opera: L’azione prende le mosse nella casa del dottor Petypon, reduce da una notte di bagordi da Maxim: il risveglio non sarà dei più tranquilli nel suo letto con una donna che non conosce, men che meno il seguito della storia, quando il nostro eroe viene invitato dallo zio, il generale Petypon du Grele, alla villa di Touraine per il fidanzamento della cugina… Messa in scena la prima volta a Parigi nel 1899, presenta un intreccio di situazioni paradossali ed esilaranti che si susseguono a velocità frenetica.

L’autore: Georges Feydeau (1862-1921), figlio di Ernest-Aimè(1821-1873), nasce a Parigi ed è considerato uno dei più grandi autori di teatro comico, dopo Moliere. Gorges è autore di farse e vaudevilles di grande arguzia, ingegno, movimento che fecero di lui il degno erede di Labiche. Muore per una grave malattia mentale, il 5 giugno 1921, in una clinica psichiatrica. La maggior parte delle sue opere sono costruite sul malinteso e sulla gelosia e sul tradimento tra marito e moglie, marito e amante… cose che unite ad eventi assurdi, occasionali, peripezie assurde, scatenano situazioni comiche paradossali, in cui i personaggi vengono coinvolti in innumerevoli colpi di scena al limite della realtà (primo teatro dell’ assurdo?). L’ atmosfera della “ Belle époque”, molto cara al pubblico, rende i lavori di Feydeau ancora più graditi, il quale mette alla berlina (Castigat ridendo mores) le relazioni sentimentali e amicali, il dio denaro, la politica…



Giovedì 7 agosto
Compagnia Luci della Ribalta di BOLZANO
in "Cose dell’altro mondo" di Jean Noel Fenwick
regia di Alessandro Di Spazio
con:
Amanda Costa Laura Barocco
Filippo Rosani Stefano Piazzi
Gualtiero Merognoni Enrico Matrella

La compagnia: L’Associazione Culturale Luci della Ribalta viene fondata a Bolzano nel 1995 da un gruppo di giovani che provenivano da diverse esperienze culturali e artistiche che hanno sentito il bisogno di aggregarsi per imparare ed esprimersi con nuove idee e progetti. Il Direttore Artistico è Alessandro Di Spazio, diplomato alla Scuola Triennale di Cinema e Televisione “Zelig” di Bolzano. Numerosa ed ampia è l’attività svolta nel corso di questi dieci anni: un repertorio che ha spaziato da autori americani Woody Allen, Dalton Trumbo, Hart e Braddel, europei Alan Ayckbourn, Eugène Labiche, Jean Noel Fenwick ed italiani Carlo Goldoni, Achille Campanile e Ghigo De Chiara. Luci della Ribalta ha allestito spettacoli che spaziano dall’operetta al musical con Il Paese dei Campanelli” di Lombardo e Ranzato, e con “Hello Dolly” di Thornton Wilder nonchè con una rivisitazione musicale de “Il ritorno di Casanova” di Arthur Schnitzler. Da sette anni inoltre l’associazione Luci della Ribalta è organizzatrice in collaborazione con la UILT del Festival Teatrale Nazionale IL MASCHERONE. Ha partecipato a numerosi festival di teatro nazionali dove ha vinto significativi premi e riconoscimenti, è stata ospite del programma televisivo Cominciamo bene su RAI 3 e protagonista di un documentario realizzato dalla Scuola di Cinema e Televisione Zelig per la Provincia Autonoma di Bolzano. L’Associazione ha realizzato laboratori teatrali, seminari, corsi di recitazione fonetica e dizione, mimo e movimenti del corpo. Ha proposto incontri di studio e didattica con l’intervento di professionisti come Antonio Salines attore e regista e Direttore Artistico Teatro Belli di Roma, Carlo Simoni primo attore del Teatro Stabile di Bolzano, Matteo Tarasco regista e docente DAMS di Bologna, Luigi Ottoni attore, Giuliano Fracasso Direttore d’Orchestra e Altro Maestro del Coro de La Fenice di Venezia, Piero Ottusi scultore, Maria Pia Zanetti attrice e Fabrizio Bernardini coreografo e ballerino Artedanza di Trento.

L’opera: Un luogo chiuso senza vie d’uscita e tre personaggi: una giornalista in carriera incapace di accettare i compromessi ed instancabile nella propria caparbietà, un segretario di un uomo politico convinto di essere vittima del terribile incubo del rapimento, un parrucchiere alla moda esuberante e pieno di iniziative, consapevole della propria condizione… Tre persone sconosciute, completamente diverse, che si trovano improvvisamente insieme ad affrontare una situazione apparentemente assurda e irreale. Un brillante ed incalzante susseguirsi di situazioni in cui ognuno entra nel mondo degli altri, a scoprirne le verità, i segreti e i perché di ciò che è accaduto. Di fatto un racconto dell’anima, un’ispezione del proprio io: un percorso all’interno dei propri sentimenti, i più intimi e i più reconditi. Un ironico racconto di vite che sottolinea le piccolezze e le banalità della quotidianità, la precarietà dell’esistenza, ma anche la bellezza della speranza ritrovata.

L’autore: Jean Noel Fenwick, autore contemporaneo d’avanguardia sulla scena francese, coinvolgente, frizzante riesce a descrivere i suoi personaggi con una formidabile freschezza narrativa. Nel testo Potins D’Enfer (Cose dell’altro mondo) è più che mai innovativo sia per quanto concerne le ambientazioni che per l’intreccio della storia ed il confronto umano.

Sabato 9 agosto
“Fable, atto unico di magia”
con Claudio Gallo

Fable - atto unico di magia
Si presenta come una rivisitazione in chiave magica delle fiabe, classiche e non, per stupire un pubblico non solo di bambini. L’interprete Claudio Gallo, in arte Magic Endor, veste i panni di uno scrittore di fiabe senza più ispirazione. Sarà un magico Spirito della Fiaba a riportarlo al tempo in cui era bambino, quando ancora aveva l’innocenza per far vivere i suoi sogni. Endor viene dunque trascinato in una carrellata di quadri magici, dove, tra illusioni, coinvolgenti giochi di prestigio ed effetti scenici, poco a poco ritroverà la strada per la fantasia e quindi l’ispirazione per tornare a scrivere. Solo così le sue fiabe, finalmente, avranno una veste di carta e una vita d’inchiostro.

Il mago Endor, al secolo Claudio Gallo, nasce artisticamente all’età di dodici anni, quando per caso gli venne regalata una scatola di giochi di prestigio. Da lì tutto ha inizio. Nel 1997 diventa socio del CMI, la più importante associazione magica italiana. E’ membro dell’I.B.M associazione che raggruppa il maggior numero di illusionisti nel mondo. Tramite questi club, si è perfezionato attraverso corsi di formazione, congressi e conferenze tenuti dai migliori esperti del settore, come: Tony Binarelli, Aurelio Paviato, Raul Cremona, Arturo Brachetti, Alexander. La sua idea di uno spettacolo magico che si fondi non solo sull'illusione ma anche sull'utilizzo di arti sceniche quali il teatro e la musica, lo ha portato ad intraprendere lo studio di tali discipline collaborando anche direttamente con gruppi teatrali, musicali e con artisti di vario genere. Dal 2002 si esibisce stabilmente a Cowboyland, parco a tema di Voghera (PV) nello show "Le magie di Mr. Fantasy". Ha partecipato a vari spettacoli teatrali tra cui “Tra una parola e l’altra” con la compagnia di commedia dell’arte Separè di Casale Monferrato, “Endor e Clopì” spettacolo teatrale per bambini, e, in qualità di illusionista, allo spettacolo comico-musicale "Don Vito party". Ha lavorato in convention a manifestazioni per grandi aziende, collabora tuttora con alcune delle più importanti agenzie di spettacolo del milanese e dell’alessandrino.


Festival Nazionale di Teatro Amatoriale Premio “Stella d’Oro”
Compagnie vincitrici delle precedenti edizioni:

1996
Il Teatro dei Picari di MACERATA
con “Questi fantasmi” di Eduardo de Filippo

1998
Gruppo Teatrale Moduloesse di Giovinazzo (BA)
con “Pluto” di Aristofane

1999
Teatro dell’Accadente di LUCCA
con “La stanza di Veronica” di Ira Levin

2000
Teatro dell’Accadente di LUCCA
con “Gente di facili costumi” di Nino Manfredi e Nino Marino

2001
Compagnia Bretelle Lasche di BELLUNO
con “L’augellin belverde” di Carlo Gozzi

2002
Compagnia Bottega San Lazzaro di SALERNO
con “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta

2003
Compagnia Luigi Capuana di Campofranco (CL)
con “Zizzania” di Pino Giambrone

2004
Compagnia Luigi Capuana di Campofranco (CL)
con “Cincu fimmini e un tarì” di Pino Giambrone

2005
Compagnia Sipario strappato di Arenzano (GE)
con “Topi” di Giorgio Solieri

2006
Il Teatro dei Picari di MACERATA
con “Menecmi” di F. Facciolli e G.R. Festa

2007
Filodrammatica Ciccio Clori di Castellana Grotte (BA)
con “Cercasi tenore” di Ken Ludwig


Informazioni
Pro Loco e Comune di Allerona
Tel. 0763/628312 fax 0763/628117
E-mail stelladoro.allerona@tiscali.it Web www.stelladoro.unn.it

Servizio Turistico Associato dell’Orvietano – Orvieto
Tel. 0763/341772 Fax 0763/344433

Prevendita
Ufficio Turistico Allerona
Tel. 0763/628312

Libreria Valente
Via Gualtieri, 7/a - Orvieto Tel. 0763/342840

Collettivo Teatro Animazione
c/o Sala del Carmine – Orvieto Tel. 0763/341265

Ufficio Informazioni Turistiche Pro Loco
San Casciano dei Bagni (SI) Tel. 0578/58141

Associazione TE.BO.
Via Piaggia S. Angelo, 2 - Acquapendente (VT) Tel. 338/4743391

1 commento:

joshua ha detto...

Loved it.

PALAVROSSAVRVS REX