sabato 12 luglio 2008

PORANO : rimesso a nuovo il Giardino di Villa Paolina


da orvietonews.it

Villa Paolina al massimo del suo splendore. Taglio del nastro sul giardino all'italiana

Torna al massimo del suo splendore, dopo un'accurata opera di recupero e valorizzazione, il Parco di Villa Paolina di Porano che, questa mattina, ha visto tagliare il nastro sul suo più particolare gioiello – il settecentesco giardino all'italiana – dal Presidente della Provincia di Terni, Andrea Cavicchioli, e dal Sindaco Enrico Brugnoli. Il giardino, delimitato dalla bella Fontana delle Conchiglie e da un muro di cinta che ne segna il prezioso habitatat, nato nel tardo Seicento quando la Villa fu fatta costruire dai Gualterio, era stato contaminato con forme ottocentesche all'epoca dei marchesi Viti (che dalla proprietaria Paolina Viti trasformarono l'antico nome di Villa Corniolo in Villa Paolina) per passare poi, nel Novecento, a un progressivo abbandono e degrado.

Ora, grazie a un progetto inserito nell'ultimo PUC di Porano, realizzato in cofinanziamento tra Provincia, Regione e Comune di Porano, ma in cui con 450 mila euro la Provincia è stata di gran lunga il maggiore ente finanziatore, non solo il giardino all'italiana, ma l'intero parco torna alla sua originale e superba bellezza, arricchito da quegli accorgimenti moderni, non invasivi, che ne rendono possibile la fruizione. Dei 450 mila euro investiti dalla Provincia 284 mila euro di intervento hanno riguardato il giardino all'italiana e la Fontana delle Conchiglie, 98 mila il recupero del parco, 68 mila l'impianto di illuminazione dei viali. I lavori, seguiti anche dalla Soprintendenza, hanno restituito al patrimonio pubblico un bene culturale e naturalistico di grande importanza e prestigio che si estende per ben 10 ettari.

Gli interventi sulle quattro fontane sono consistiti nella pulitura e nel reintegro delle parti in pietra, comprese le belle decorazioni e gli stucchi. Il grosso dei lavori ha riguardato la fontana centrale, con il riavvio del circolo dell'acqua e la messa in funzione delle altre fontanelle, sono inoltre state restaurate le scalinate di accesso e i percorsi interni del giardino. Molto accurati anche i lavori del parco, eseguiti dalla Comunità Montana. Le essenze arboree sono state studiate e visionate preventivamente con l'utilizzo delle più moderne tecnologie, per l'individuazione degli interventi da eseguire per la bonifica delle piante ormai secche e non di pregio botanico, storico o paesaggistico; il restante verde è stato recuperato con opere di ingegneria naturalistica e particolare cura è stata prestata alla restituzione dell'antico paesaggio verde caratteristico del parco.


Villa Paolina è oggi sede centrale dell' IBAF, l'Istituto di biologia agroambientale e forestale del Cnr, che nel corso degli anni ha investito oltre 3 milioni di euro per il recupero di gran parte dell'edificio nobiliare, somme alle quali vanno aggiunti gli oltre 200.000 euro della Provincia per il recupero della Limonaia, che si appresta a diventare un punto di informazione e di documentazione all'interno del Parco archeologico e ambientale dell'Orvietano. Oggi l'Istituto, che ha sedi distaccate anche a Roma, Napoli e Padova, occupa trenta ricercatori nello studio della biodiversità vegetale, degli scambi fra vegetazione ed atmosfera in relazione ai cambiamenti climatici e all'effetto serra, della tracciabilità dei prodotti alimentari. Il parco, riaperto al pubblico da alcuni anni grazie all'impegno Giunta Brugnoli, ospita molte manifestazioni, tra cui il famoso concorso ippico di Porano e una rinomata mostra cinofila internazionale; ora, grazie agli ultimi investimenti, si appresta a diventare anche sito stabile di spettacoli ed eventi musicali.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, oltre al Presidente della Provincia Cavicchioli e al Sindaco Brugnoli, la Vicepresidente della Provincia e assessore ai Lavori Pubblici Loriana Stella, l'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Porano Massimo Bianchini, l'architetto della Provincia Donatella Venti che ha curato la progettazione dei lavori, il geometra Marcello Marricchi che ne ha seguito l'esecuzione.

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